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la norimberga fallita ('45 - '47) - zona mc lyrics

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la norimberga fallita (’45 * ’47) lyrics
[testo di “la norimberga fallita (’45 * ’47)”]

gli italiani avevano qualche motivo di ruggine contro il viminale quando era la centrale dell’ovra; adesso il viminale è disinfestato: è la sede del governo dell’italia democratica

e poi venne la pace, il paese ora è riunito in macerie il neorealismo ne ha ritratto umane e urbane miserie bimbi che l*strano scarpe invece di andare a scuola
gente povera che ruba o deve vender le lenzuola
i prezzi aumentano e il lavoro manca
c’è un paese da ricostruire e il popolo che ha resistito scalpita
il presidente del consiglio del dopoguerra in italia è un partigiano: ferruccio parri, “maurizio” in battaglia del partito d’azione di ispirazione mazziniana sinistra né comunista né cristiana: partigiana propose l’epurazione e tassazione sui capitali
e in 6 mesi fu sfiduciato da dc e liberali da quel giorno i partigiani da eroi italiani
divennero quasi un passato scomodo per i democristiani
e fu de gasperi il leader della dc a gestire dal centro
quel grande momento di cambiamento
dal ’46 che vide la repubblica nascer dal referendum
il primo a suffragio universale, anche femminile intendo
e l’assemblea costituente eletta contemporaneamente
avviò il dibattito, forse il più avvincente
che si è svolto di certo senza confronto con l’attuale livello parlamentare deprimente
ma nel mentre il governo dal centro passava a destra e appare chiaro dal rapporto col passato recente
che torna e resta dall’articolo 7
con i privilegi ai cristiani
al trattamento ricevuto da troppi fascisti criminali
l’italia non ebbe una sua norimberga
quanti stragisti impuniti o fuggiti ma bell’inizio di merda!
e oltre al danno beffati
perché fu l’applicazione dell’amnistia che togliatti firmò per piccoli reati
la repubblica nasce contro i fasci ma già in fasce reprime molto di più gli eredi di gramsci
e il partito socialista si scinde a palazzo barberini con i socialisti riformisti più vicini alla dc che al pci pr*nti a governi con i primi come psli vs psi
e de gasperi torna dal viaggio negli usa
e la fase di unità partigiana può dichiararsi ormai conclusa
anche se il dibattito costituente in parte univa
il terzo e ultimo governo di unità con togliatti finiva e così einaudi il liberista
il quale come croce dopo l’iniziale simpatia era diventato antifascista
al ministero del bilancio impose una svolta deflazionista
ossia stretta del credito eppure con la sinistra
nei governi precedenti l’inflazione era considerata un effetto delle spese eccedenti
di fatto fu un ricatto legato alla congiuntura
perché in nome di obiettivi come la lotta all’inflazione rimandava ogni trasformazione della struttura
economica di una n*z*one imperniata sulla disoccupazione
in fondo era appena morta l’autarchia
e si credeva che il mercato avrebbe resuscitato l’economia
con lo scambio commerciale ossia importare macchinari per costruire sistemi industriali
con cui esportare nel ’46: fmi e banca mondiale
e la libertà dei commerci europei è cruciale [ceca] ma può sostenerla solo l’industria settentrionale quindi a porre le basi del boom sarà la rimozione della questione meridionale e sindacale:
l’emigrato interno fugge dalla prima e la seconda lo assale
nella stanza restò anche un elefante
lo stato nel mercato con l’iri diventato ormai troppo grande
l’istituto nato per la ricostruzione industriale quando dopo il ’29 servì n*z*onalizzare
non direi che è una cosa buona del duce
perché fu in realtà di alberto beneduce
il solo nittiano in quell’ambiente truce
facile da dimostrare
negli anni ‘20 l’economia fascista fu liberista, da manuale
come il regno d’italia fino a giolitti o einaudi con più di un elefante dei fascisti sconfitti presidente di una repubblica assente in cui persino uomini fedeli al duce ottengono un ruolo eccellente
ispettori fasci restan nella loro posizione in barba al piano partigiano di un’epurazione
ad esempio messana nella polizia siciliana indicò la mano ossia giuliano e non la testa
ossia i mandanti della strage a portella della ginestra
ed era lo stesso ispettore che coi fasci a lubiana, catturava partigiani dei balcani che poi torturava e deportava
nei lager di matrice italiana!
“beh ma poi giuliano venne ucciso nel ’50
e scelba portò l’ordine non era di certo il capo della banda!”
sì ma assegnando ruoli di spicco a ispettori liberali
e poi mussoliniani come ciro verdiani
a ugo luca dei servizi militari
offrì poteri eccezionali contro i banditi siciliani
in quanto a bellolampo nel ‘49 uccisero 7 carabinieri e di fatto i nuovi poteri
vennero usati anche contro i contadini organizzati per i latifondi incolti occupati
ponti tra la repubblica e il ventennio
inchiostro nero che cade sulla costituzione e ne offusca il disegno
e intanto scelba definiva la macchina repressiva
che col piombo avrebbe chiuso quella fase progressiva
in cui l’unità dei partigiani nel tempo vicina di fatto era ormai lontana
come la cooperazione russo*americana
che si stava raffreddando
diventando guerra sì ma già da prima
già da hiroshima
e soprattutto a berlino l’anno del blocco
la storia sembra ripetersi e la svolta infatti fu nel ’48
“(…) «dicono che io sia in questo momento in stato di euforia; sono in effetti molto lieto di aver concorso a dare una soluzione democratica al problema istituzionale. quanto alla costituente, penso che essa fonderà sulle rovine del fascismo la libera repubblica del popolo italiano.» «buon lavoro nenni! la costituente, il congresso del partito socialista: quante cose da fare!”»
[la settimana incom 00006 del 20/03/1946; interviste: a colloquio con pietro nenni]

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