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bozza di totalitarismo '29-'39 - uochi toki lyrics

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bozza di totalitarismo ’29*’39 lyrics
durante il luglio rosa 2029 una organizzazione senza manifesto e senza nome ha esautorato i parlamenti di tutti gli stati europei con strategie impeccabili e una velocità mai vista prima. erano così ben organizzatə che hanno svolto l’operazione in 7 giorni senza parate e senza fanfare, con poche armi, pochi feriti, nessun morto ma con un supporto informatico di una superiorità incalcolabile ed erano tutte donne e transgender. sono gli unici telegiornali che ho voluto guardare dopo decenni con gli occhi a cuoricino per tutte le sarah connor ed ellen ripley che ad un momento facevano saltare in aria i vecchi e i nuovi edifici che dovevano cadere, ad un momento invece facevano discorsi pubblici di una lucidità e impatto emotivo che mi facevano pensare “ecco, ecco, ecco un cambio di prospettiva!”

queste persone che mettevano il loro nome, la loro faccia e la loro parola hanno sistematicamente impedito l’accesso a qualsiasi carica pubblica, non solo ai maschi, ma a qualsiasi persona del vecchio ordine. le controrivoluzioni furono stroncate sul nascere schiacciando tasti come canc e invio e i vertici dell’organizzazione proclamarono un totalitarismo temporaneo che si sarebbe ritrasformato in elezioni dopo almeno due generazioni. e mentre la rabbia iniziale diffusa lentamente si sedava, io sbalordivo nel rendermi conto quanto la mia vita non stesse cambiando poi molto e quanto i lavori socialmente utili che avevo come obbligo in quanto maschio per ribilanciare millenni di disparità fossero attività che già svolgevo da tempo, come stare in cucina ore, pulire i cessi, rifare i letti, accudire bambini o vecchi
non vennero sanzionati i linguaggi sessisti, ma vennero riscritte le pubblicità, i manuali e i libri, così, dopo un certo periodo in cui era strano pr*nunciare parole diverse ci si faceva l’abitudine. i medici, gli insegnanti, le forze dell’ordine, furono affiancati e tutorati i primi tempi sotto minaccia di disperdere per sempre i loro stipendi e conti correnti. il primo papa donna era un’hacker che aveva scoperto i misteri di cui papi e cardinali chattavano senza ritegno e aprì le chiese ed i conventi dicendo a chi voleva pregare di farlo ovunque fosse dio. i canoni di bellezza furono i primi a riscriversi quando il bombardamento delle immagini e dei pezzi di corpi fu interrotto a favore della depenalizzazione degli atti osceni in luogo pubblico, ed i maschi bianchi etero cis più recidivi nel rivendicare l’irrivendicabile furono deportati nei campi da calcio ed altri sport e lasciati a giocare finché stanchi non regredivano al fanciullo che avevano dovuto seppellire perché si fa così. in dieci anni sono state fatte tali e tante cose che la vita si è fatta intensa ed io lavoro nei consultori, con le donne incinte, con le persone in transizione, li faccio disegnare giorno dopo giorno la loro visione sui cambiamenti di pensiero e corpo e poi torno a casa e penso che non avrei mai creduto che un regime totalitario potesse essere scritto bene senza culto della personalità del dittatorə e ancora adesso non ho capito da dove sono saltate fuori quelle persone, umani che sono riusciti a

il il il il il il il il il il l’maschio bianco etero cis divorava tutto, anche gli altri maschi bianchi eteri cis. e adesso niente più spogliatoio del calcetto, niente più scenate e niente più scatarrarmi sulla sella della bici o circondarmi per tirarmi uova in testa per perpetrare una catena come quella che porti al collo, che a mia volta, secondo il programma, avrei dovuto sfogare su altre persone ma chissà come, forse perché hai davvero superato il limite fino a farmi saltar fuori il corpo astrale per il ribrezzo della tua dimensione infima, dicevo, chissà come, sono riuscito a non passare il testimone. e adesso è il 2039 e io ti dico: ciao, i’m back. ciao, i’m back

dittatura eco*hacker*trans*femminista: ecco quale sentimento evocano in me le grida che si levano durante la partita. non riesco a consolidare il futuro o sprofondare nel presente, per questo cambio idea costantemente

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