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​giornate storte - uale lyrics

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​giornate storte lyrics
[testo di “giornate storte”]

[strofa 1]
ora che hai un biglietto per il mio viaggio
vorresti il posto finestrino, ma
sai che avrò problemi con l’atterraggio
destin*z*one, ancora non si sa
quando mi sveglio ho tipo quattro pare
a quanto pare, se sto male, dopo non so cosa fare
se ci sei tu, non mi fai pensare
a quanto ancora io vorrei cantare
ma nella mia testa uno, i pomeriggi in studio
a scrivere pensieri per non parlare col muro
fino ad arrivare a due, perché ognuno ha le sue
seconde possibilità, quindi dimmi le tue
che le mie sono sul tavolo, come fossero prove
ed io mi sento lucifer che soffre per amore
quelle persone stupide non cambiano il mio umore
e le tue mani sono le uniche ad afferrarmi il cuore, yeh
la giro io, ce la fumiamo tutta
scambiamo il fumo con la bocca
se parli troppo, ti rimane asciutta
e me ne prenderò la colpa
ora penso a cosa sei, se sto per i fatti miei
mi distraggo se non sei qui
nel futuro che vorrei
viaggeremo senza più pensare ad oggi
[ritornello]
ed è solo una delle giornate storte
quelle che non passo con te
e mi fai pagare il conto di tutte le volte
di cui non ritornavo la sera
ma ero fuori a pensarti, anche se non lo sai
vorrei ricominciarti come un libro di [?]
poi fermarmi solo per un caffè a mezzanotte
quello che bevevo, sì, quello che bevevo con te

[strofa 2]
non sono bravo, tu sei brava, ma sembra non basti
entro dentro, faccio venti piani per cercarti
chiamo quella segretaria fredda con i tacchi
quando guardo l’orologio dice: “uale, è tardi”
yeah, portami altrove
soli nel nostro universo, mentre giriamo cose
poi ci fermiamo come un quadro, forse ancora in hangover
c’eri tu tra quelle stelle dentro la mia visione, ah
vorrei sapere cosa sogni
per entrare e delinearne i bordi
i limiti li abbiamo tolti
tu meriti di più e non te ne accorgi
vorrei sapere quando torni, ah
mettere pace nel disordine
la conclusione è dedicata a te
[ritornello]
ed è solo una delle giornate storte
quelle che non passo con te
e mi fai pagare il conto di tutte le volte
di cui non ritornavo la sera
ma ero fuori a pensarti, anche se non lo sai
vorrei ricominciarti come un libro di [?]
poi fermarmi solo per un caffè a mezzanotte
quello che bevevo, sì, quello che bevevo con te

[outro]
lo bevevo con te, eh
lo bevevo con te, con te

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