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calamità - swelto & lonewolf lyrics

[strofa 1: swelto]
portami dove non ci son soldati
dove non servono leggi né stati
dove il consumo è legato a un bisogno
diranno gli agrari pensieri innestati
disinnescati, sparsi in più strati
dove gli squali non mangiano schiavi
dove si impara anche dagli sbagli
che hanno fatto ben prima di te
e i soldi non valgono un cent
esimo, sono l’ennesima prova che dio non c’è
(che dio non c’è, no, no, no!)
bruciavano i campi nelle notti più cupe ed aride
(da qui si videro*ro!)
fiamme indomate lunghe distese, fumo e cenere
(dettare legge al volgo)
dai tempi di neronе il suolo arde ancora a centoce
(cе*ce cento centoce)
lle le strade di nuovo parlano del grande ince
(ce*ce cendio cendio ce)
ndio che divenne più forte, sopra la fuliggine
(radendo tutto al suolo)
scintille nel crepitio instancabile dicon di te
(di te di te, dicon ancora di te)
nere il suo nome inciso sulla grande lapide
[strofa 2: lonewolf]
guardo il futuro e lo vedo già in fumo
fumo negli occhi di largo consumo
fiume di lacrime pieno di rapide
non navigabile ma cavalcabile
se ci guadagno, nella pece ci facciamo il bagno
cresce il dolore sta straripando e intanto
tutto ciò che costruivi è già andato distrutto
fango nei cassetti dove conservavi tutto
quanto fango nei progetti, affogano gli affetti
chi per sopravvivere si arrampica sui tetti
con i denti stretti usando teste come scale
e mentre ci facciamo a pezzi piove sangue sulle strade
guarda come sale
sta salendo a dismisura il livello del male
ma mentre quest’onda travolge ogni cosa
io cerco un’isola più coraggiosa
dove la vita rimane insidiosa
però è nutrita e cresce rigogliosa
dove distruggere non è chiamato creare
e potere non è dominare
dove fidarsi è una cosa del tutto normale
io è lì che ti vorrei portare

- swelto lonewolf lyrics

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