quaderno giallo - sion lyrics
un altro giorno sveglio
si alza dal cuscino freddo con la luce che gli batte in testa come un maglio
nel taglio del suo occhio destro leggi quanto speri che sia un giorno meglio
mentre nel sinistro leggi quanto sia un abbaglio
cammina piano piano, p-ssi strascicati sul vialetto
mentre aspetta che gli sia concesso un giorno meno vano
ma nel nulla che divora la sua vita e ogni suo aspetto vi dimora il preconcetto che tinge il mondo di ciano
e se i discorsi motivazionali -sseriscono che ognuno in fondo in fondo è un fiocco candido
lui sa che in pochi differiscono, che i deboli periscono, si sveglia nella notte pallido col volto madido
attacchi di panico, calmati dalla consapevolezza di essere diverso
prova solo tristezza per la mandria di bestiame che si ciba di mondezza
e da che mondo e mondo apprezza che ogni giorno sia lo stesso
ma mica lui, lui si che si distingue
lui si che ora capisce tutto quello che c’è in ballo
sarà la sua istruzione che gli dona l’ambizione per descrivere simposi dentro al suo quaderno giallo
così righe su righe mette in fila le parole come fossero formiche, come fossero una prole
se potessero dirigere le m-sse, sogna e vuole
che le stesse rotte umane seguano la sua creazione
e giorno dopo giorno riversa il suo malessere in un foglio
catartico il bisogno suo di tessere progetti come un sogno
che il mondo possa essere perfetto, senza essere più infetto, modellato su di un tornio
ma
si sveglia con l’affanno
non basta più descrivere, la verità che intasa
ciò che lui si ostina a scrivere, è troppo grave il danno
troppa l’umanità che ammorba l’aria fuori dalla casa
non c’è posto per lui, è troppo singolare
in mezzo a questi tempi bui non basterebbe un luminare
servirebbe illuminare con la luce che c’ha dentro
ed un taglio di luce illuminò come attraverso un uscio aperto
dicono sia vero, cosa diceva il monito?
forse ferisce più la penna che la spada
mentre vede nero nella vasca trova ironico
che meglio dell’inchiostro possa scrivere la lama
al telegiornale, il t-tolo tragedia
muore suicida giovane nella vasca da bagno
il pubblico che giudica mentre gli si rivela
come si spegne una vita nel più piccolo dettaglio
e ognuno disapprova, ognuno che si schiera
“è stato un gesto stupido, io non potrei mai farlo
è solo un’altra pecora sconfitta dal sistema”
e ognuno poi lo scrive, nel proprio quaderno giallo
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