ad maiora - sickwolf lyrics
[testo di “ad maiora” ft. cice]
[strofa 1: sickwolf]
ci ripenso oggi, quanto è stata dura
stringi i denti senza batterli, senza paura
che al veleno di chi odi non esiste siero
corri, non voltatte, per il tuo sentiero
ricoverato prendevo peso mangiando sano
nel letto di un ospedale, puzzo di piscio disumano
insulti per il peso, trattengo il respiro
rimbocco le maniche, cambio il mio destino
ma se te parto, ogni critica vale zero
so partito da zero ma me so fatto n’impero
se stai male non mollare e guarda fuori
nientе è rose e fiori
sei tu chе da i colori puoi arrivare ovunque vuoi
nella tua dimensione, se ce credi ce riesci
convinci le persone
focalizza l’obiettivo come nel buio un raggio di sole
come la luna che brilla di luce riflessa pure se non vuole
[ritornello: cice]
sempre preso calci in faccia, pianto per ogni delusione
ma giuro che combatto ancora, semper ad maiora
[strofa 2: sickwolf]
in primo liceo una professoressa de latino
m’ha detto che me serviva il sostegno
m’ha cambiato la vita, me voleva cretino
me so messo a pensà, l’ho guardata con sdegno
che tanto tutto torna, vai per la tua strada
ringrazio dio che non m’ha dato la vocazione
dopo due anni e mezzo a lei l’hanno licenziata
bergoglio lo ringrazia, sarei papa simone
ho preso merda in faccia, l’ho presa a profusione
perché dal letame nascono i fiori come diceva de andrè
ho subito lo scotto di ogni delusione
oggi è tutto rose e fiori come un quadro di monet
perché ci so riuscito io dalla cameretta con l’ipod
ogni giorno un video contro, ancora e ancora
ce so riuscito fino a volà quando metropolitano
non me fermo me rialzo semper ad maiora
[ritornello: cice]
sempre preso calci in faccia, pianto per ogni delusione
ma giuro che combatto ancora, semper ad maiora
[strofa 3]
de me non te ricordi?
so quello sbagliato, quello incompetente
insultato, bullizzato, quello che senza calcio più facile ti offre
non pensa che di là c’è qualcuno che ci soffre
allora daje tutti addosso, famoje male, insulta l’aspetto fisico
anche il c*n*le, dimoje che deve andare a lavorare
e che fa schifo al cazzo, e che non sa parlare
me guarda da lontano e me riconosce a tratti
me chiedi na foto, sorrido, te scatti, che va tutto bene
felice di incontrarti, non dimentico i miei cazzi
ma non li metto davanti, se fossi sul ring sarei accerchiato
uno contro tutti a cazzotti sul costato
me giro e me rigiro, me faccio il fegato amaro
che se sali in vetta non puoi scendere e resti intrappolato
allora mi rialzo e lotto nel fango
ad ogni costo come big show all’angolo
mi rimetto in piedi veramente, che se me fossi dovuto b*ttà giù
quando me l’hanno imposto facevo prima a non salicce per niente
pure se ho pescato come ingressi il numero uno
barcollo ma non casco, vinco la rissa reale
preso di mira, pesa come un kilo e mezzo di cianuro
quotato uno a cento prendo vita come arale
pedalo finché non rompo una maglia alla catena
troppi stronzi per la strada si professano santoni
ma pure se riflesso oggi la luna è bella piena
e so arrivato a fa’ un giornale, i video, le canzoni
mal di pancia psicosomatico se devo registrare
che magari ho litigato tutto il giorno con gli amici
il lavoro della vita tanto fa bene che fa male
pedalo pedalo chi l’ha voluta la bici
[ritornello: cice]
sempre preso calci in faccia, pianto per ogni delusione
ma giuro che combatto ancora, semper ad maiora
sempre preso calci in faccia, pianto per ogni delusione
ma giuro che combatto ancora, semper ad maiora
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