real talk- il ghost - real talk lyrics
[testo di “real talk * il ghost”]
[parte i]
[intro]
aha, okay
okay, okay
yeah, il ghostino aka la familia, aka la bisha
grr*pow, yeah
[strofa]
pensavano fossi matto, ora firmo un altro contratto
fratello, io sto pensando, non è che sono distratto
uno shqipe del kosovo che porta la bandiera in alto
col diavolo ho fatto un patto soltanto per incularlo
le cose sono cambiate da quando stavamo là
ho un paio di scarpe nuove per me e uno per il mio fra’
ora parlo di comprare un mercedes gla
ora sto pensando a dove investire ‘sti soldi qua
lacoste, completo bianco, albania commando
a priština chiamo un contatto, a milano arriva in un pacco
pensavano non tornasse, alla fine sono tornato
in dogana erano miei fan, anche la polizia di stato
il ghostino icona, [?]
[?], maradona
hai sbagliato con me, hai sbagliato persona
c’hai problemi con me, hai sbagliato la zona
e so che non basterà questo per sentirmi realizzato
mi fido solo di me stesso e del mio avvocato
mentre mi dici: “vai via”, non sai quello che ho passato
tu che avresti fatto se avessi visto bombardare il tuo stato?
[parte ii]
[intro]
e non è una canzone: è una sensazione, è un’emozione
yeah, è il peso che mi porto dentro di ogni mio errore
dentro la mia pancia mi pesano come un mattone
del male che mi hanno fatto a me certe persone
quello che ho fatto io a certe persone
i soldi non mi faranno stare meglio
le troie non mi faranno stare meglio
la notte mi tengono solo più sveglio
non volevo questo io, volevo i vestiti del successo
e cercando lì mi sono perso, mentre adesso sono tutto in*
[strofa]
drip a milano, sono in trip a milano
lei dice: “non parlo italiano”
amg, corso como, voliamo
gara di spari, mi, in viale papiniano
sparisci, houdini, sai che noi ti troviamo
il mio g porta il ferro qui, basta che lo chiamo
e siamo gli shqipe di milano, lo sanno chi siamo
siamo qui, sono qui e non me ne vado
azz, tengo palle, pure grandi
guardi, cosa guardi, cazzo ti guardi?
soldi, solo soldi, ne voglio tanti
in testa c’ho l’infinito, come leopardi
c’è qualcosa che non torna, yeah*yeah
c’è un bambino che non sogna, yeah*yeah
qua a milano troppi rapper, tutti fake
e sono solamente topi dentro ad una fogna
stanno uscendo dalle fogne, noi dalle gabbie
tu che scappi da noi e noi dalle guardie
più faccio successo, più divento grande
e le persone diventano sempre più b*st*rde
sono tutto duro come coca buona, stop, respira ancora
mi stanno sul cazzo questi, ho un nodo alla gola
mi ha insegnato mio fratello nitro come funziona
fanculo, quando scendo in strada non c’è più nessuno
più rispondi male, più divento duro
siam cresciuti male con i traumi, giuro
con i buchi dei proiettili sul muro
uoh, sono ancora vivo, sono ancora vivo
tutto ciò che vivo è tutto ciò che scrivo
sai che devo vivere di musica, sennò mi uccido, frate’ te lo giuro
[outro]
d*mn
bella k*ma, bella khaled, bella bosca, bella per real talk
[parte iii * ft. omar z.s.]
[intro: il ghost]
ayo, twenty
aha, okay, okay, okay
yeah, il ghostino aka la familia, aka la bisha
yeah, yeah, yeah
international music
okay, okay, ci siamo
yeah, yeah, okay
[ritornello: il ghost & omar z.s.]
buchi nelle scarpe, erano vuote le mie tasche
pa*pa*pa pompano le casse
pa*pa*pa col mio amico foncé, ue*ue*ue*ue
a milano solo, scemo, dimmi dove e quando, non chiamo nessuno
sono albanese, scemo, non fare il furbo, ti sparo nel culo (ah, ah, ah)
[strofa: omar z.s. & il ghost]
[?]
[?]
[?]
bum, bum, apri, sono io, siamo in dieci affamati
la b*tch apre, mi chiama “papi”
coi tuoi amici siete tutti pippati
tu non sei pablo, né il capo dei capi
yeah, yeah, i have a vision
questa vita, la mia, non è una fiction
tutti gialli in faccia come i simpson
tutti sopra le strisce come i beatles
[bridge: omar z.s. & il ghost]
il parle [?] de quartier alors qu’il n’a jamais rien fait
arrête de [?]
rappelle, tu [?] bien ce que je t’ai fait
avec mhm*mhm, mhm*mhm, mhm*mhm (okay)
[ritornello: il ghost &]
buchi nelle scarpe, erano vuote le mie tasche
pa*pa*pa, pompano le casse
pa*pa*pa, col mio amico foncé, ue*ue*ue*ue
a milano solo, scemo, dimmi dove e quando, non chiamo nessuno
sono albanese, scemo, non fare il furbo, ti sparo nel culo
[parte iv]
[strofa 1]
eh, okay, mi sveglio e sono grande
qua c’è così tanto caldo che ci sto per affogare, come se fosse il mare
non so di che parlare quando ci provo con lei
perché sono sempre in studio solo a fare i pezzi miei
e la mia pelle albina non mi sembra la mia
ormai sono tre anni che non torno in albania
laggiù sono famoso, me l’ha detto anche mia zia
ma sono cresciuto qua e voglio fare ‘sta pazzia
io ti parlo del kosovo perché non sai cos’è
perché mi manca la mia terra come mancherebbe a te
a londra ho conosciuto un ragazzo italiano che
gli è toccato andare via perché il lavoro non c’è
mi mancano le cene, il cibo che non mangio più
che da noi si mangia tanto, un po’ come quelli del sud
il capodanno è pazzo, tutto il mondo cade giù
qua i bimbi scoppiano petardi, i bimbi là sparano su
[ritornello]
e il razzismo l’ha inventato qualcuno
un bambino non sa cos’è il razzismo
io non sono diverso da nessuno
la lingua del razzismo non la capisco
io non sono diverso da nessuno
ma da piccolo io venivo escluso
e quei bimbi che mi hanno sempre escluso
son cresciuti e mi compravano il fumo
e il razzismo l’ha inventato qualcuno
un bambino non sa cos’è il razzismo
io non sono diverso da nessuno
la lingua del razzismo non la capisco, non la capisco
[strofa 2]
e a volte sono stato chiuso in casa anche per mesi
che in quarantena mi son sentito anche meno solo
vedo il sorriso nelle facce di tanti albanesi
perché in italia ce la sta facendo uno di loro
mi sono fatto il culo, ho fatto il cameriere
ho fatto il barman, ho imparato anche più di un mestiere
la notte non andavo in disco per pippare e bere
staccavo tardi, andavo in studio, bro, tutte le sere
[bridge]
tutte le sere, un’estate albina senza andare in ferie
voglio prendermi milano e non solo un quartiere
così almeno tutto il mondo lo potrà sapere
cosa ho fatto per la musica, per le mie origini
ti racconto la mia storia, ti vengono i brividi
bimbi in kosovo selvaggi con i graffi e i lividi
gli svolti la giornata con venti centesimi
[ritornello]
e il razzismo l’ha inventato qualcuno
un bambino non sa cos’è il razzismo
io non sono diverso da nessuno
la lingua del razzismo non la capisco
io non sono diverso da nessuno
ma da piccolo io venivo escluso
e quei bimbi che mi hanno sempre escluso
son cresciuti e mi compravano il fumo
e il razzismo l’ha inventato qualcuno
un bambino non sa cos’è il razzismo
io non sono diverso da nessuno
la lingua del razzismo non la capisco, non la capisco
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