demoni - madman lyrics
[testo di “demoni”]
[intro]
due come 2p
(ehi)
[strofa 1]
sto di nuovo da solo, si tutto vero (sì, sì)
risucchiato nel gelo di un buco nero (giù)
l’amore è morto sepolto e io accendo un cero (ehi)
non conosco più un volto che sia sincero (nah)
ehi, drammi riemergono dal passato, sì, come mostri dal fango
io ho gli occhi rossi dal pianto
captando gossip all’angolo
alquanto grossi da quando li mando al bar
loro e i prossimi discorsi random, sì, forse sto divagando (sì, sì)
ma sai com’è, che ogni destro poi tira l’altro
per questo c’ho un occhio pesto ma resto onesto se canto
sommerso o perso nell’alcool
lo so, ho scommesso e ora pago, sto fatto, nulla di fatto
demoni (seh, seh), vanno forte come damon hill
salto in macchina, l’ansia che mi schiaccia è un cherokee
attila, quando passo, non cresce più un cazzo come a chern0byl, è il mio infеrno qui
bisce, vivo in mezzo alle biscе (sì)
chiunque finge, sgamo i ratti, ho l’occhio di lince (già)
fedele a me stesso fino a quando ‘sto sole stinge
non riesco ad odiarvi, l’amore vince
[ritornello]
e se non ti rispondo è perché
io non mi fido più di nessuno
lo sguardo dentro il vuoto che c’è
tra me e questo muro
in casa che fumo
non si può fare un reset
il passato affiora
nutro il demone che è in me
ma lui ne vuole ancora (seh)
[strofa 2]
angelo caduto (seh), l’empatia è una condanna
è una gabbia che è di velluto (ah), ‘sta rabbia mi mette a nudo (ah)
cresciuto senza un aiuto, mio padre se n’è fottuto di tutto
ma è grazie al lutto che sputo ed è così crudo (seh)
oso (seh), vediamo se sei orgoglioso (ah)
ora sono grosso, alzo pesi, non piango più come dawson
ho il cuore che è già corroso in un petto gonfio che è esploso
dei colpi in canna da troppo, se scoppio sarà costoso (boom)
questa vita è un dramma anche se chiami mamma (ah)
ogni ingiustizia mi buca la milza, arriva al pancreas (ah)
non tengo la calma, non credo nel karma (nah)
becchi un tumore e sei una salma, nessuno ti salva (nessuno)
mi spiace dirti ‘ste cose, avrei preferito crepare più giovane di overdose
ma adesso ne ho trentaquattro (seh) e ‘sta penna che è di adamantio
trascrive dolore e smorfie, si soffre, è una sala parto
parto (uh), parto, sì, a breve parto (seh)
togli ‘sto pezzo senza tatto, frate’, e pensa ad altro (pensa ad altro)
sì, togli ‘sto pezzo senza tatto, frate’, e pensa ad altro
[ritornello]
e se non ti rispondo è perché
io non mi fido più di nessuno
lo sguardo dentro il vuoto che c’è
tra me e questo muro
in casa che fumo
non si può fare un reset
il passato affiora
nutro il demone che è in me
ma lui ne vuole ancora
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