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la gara a chi è più stronzo - luten perso lyrics

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[strofa 1]
parli del mondo ma lui non parla con te
forse è per un bisogno, ma così è facile
ogni giorno una lezione che comincia
ma se ti chiedo i voti, dubito che tu puoi darmene
ma c’hai ragione, facciamo che è così
non c’ho la forza di discutere
e le tue argomentazioni sono ferme a quel patetico
farla così facile
pur avendo le basi che son di per sè le conclusioni
lo so, forse non ti è molto chiaro
mi esprimo criptico o magari è solamente il divario
di vario poco ma poi giudichi
e la convinzione di stare nel giusto
non ti porta al vero nocciolo della questione
sai cos’è? non hai grinta
aspetti che il mondo ti accolga così come sei:
che fiaba spinta!
uno sguardo ben poco lungimirante
e ci rimani male davanti alla prevedibilità spiccia
debolezza mascherata dal furore
ma come una bestia c’è chi ti bastona
e per lui ancora c’è rispetto
pensa a quanta repressione sfoghi verso chi paziente t’accarezza
gridi aiuto ma la solitudine sta dietro l’angolo
e saresti capace di trattarmi ancora da pargolo
se il vero c’ha la faccia come il diavolo
sorridi dando retta a quello che ti dice un angelo
che finale tragico…
ma non l’han dettato le mie corde strette in un mortale nodo sadico
resti nell’insipido
alla gara a chi è più stronzo vinco pur essendo stitico
[cambio beat]

[strofa 2]
alla gara a chi è più stronzo vinco pur essendo stitico…
a volte la pace è fatica
chi non ha conflitti vive da eremita
chi non sa che dirti non vuol dire mica
che non vuole bene e quindi prende e migra
ho lottato seguendo gli schemi pacifici
tra dei molteplici dei malefici
cimici nel sistema uditivo dan crisi
mi siedo qui, ma quanto l’ascolto priva di carattere?
forse dovrei contraddire le chiacchiere
forse sul nascere o crescere
classe per vendere il proprio pensiero * io zero
ci credo ma cedo all’ascolto e al finale mi chiedo:
quanto mi hai dato e quanto credevo di meritare
se di me rimane solo un grande difetto da elaborare
non mi tengo dei complimenti fatti a caso
forse c’ho naso: fiuto l’inutile
a volte non bado a dove vado, dove cado
come si finisce sotto ad un sentimento che lenisce
strisce oltrepassate senza porre attenzione
al traguardo, alla direzione
ho queste parole e tu non le ascolti no, non ti curi
di quanto dolore ho con me nelle tasche
occhi gonfi se dei tuoi saluti
quello per me pare non importasse
non hai classe
no davvero, tu non hai classe
mi dispiace davvero, ma non hai classe

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