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autunno - lethal v lyrics

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[strofa 1: lethal v]
p-ssavo gli anni a domandarmi
se chiudersi nei gusci cancell-sse dubbi o duplic-sse gli ingaggi
gli -ssaggi dei lutti, stringevo i pugni
sguardi rivolti al cielo ed insulti lungimiranti
dicevano “raccoglierai dei frutti”, infatti
ho faticato chinato un po’ come tutti quanti
non bastarono defunti e pianti a stuzzicarmi
la grandine scese lasciandomi frutti marci
sono appunti caldi forgiati su basi ruvide
il calore antic-p-va il gelo della solitudine
tremori vanno e vengono dentro coperte sudice
il p-ssato si intromette rendendo il presente futile
nuove nuvole su di me
come cupole multiple
no, tu non porti in anticipo l’imbrunire
e il buio dona perle che luci o lanterne tendono a coprire

[ritornello: roberto chiodi, lethal v & giggo]
guardami
nessun angelo ci guida
siamo foglie che cadono dall’albero della vita
affrontami
scenderemo nel frattempo
le radici cresceranno e bucheranno il pavimento
guardami
nessun angelo ci guida
siamo foglie che cadono dall’albero della vita
affrontami
scenderemo nel frattempo
le radici cresceranno e bucheranno il pavimento

[strofa 2: lethal v]
ho tenuto le rinunce chiuse in anfore robuste
cronache di un giovane piromane che brucia le sue turbe
metafore di favole distrutte
mi sento il capitano di una nave che affonda senza scialuppe
vento punge dal fusto alle punte dei rami
colpisce a mo di fruste tutte le chiome centrali
le foglie anguste fanno i personaggi secondari
che planano sui p-ssanti o sui p-ssaggi pedonali
noi simile ad esse ma con esistenze prolungate
cadiamo ugualmente nel disinteresse totale
la conoscenza è fondamentale
come mucillagine per l’apice radicale
dopo lacrime sprecate, mi rimbocco le maniche
ascolto ogni emozione e provo a farne da tramite
coltivo una p-ssione dal valore doppio
affinché diventi il calice di un fiore ancora in boccio

[bridge: roberto chiodi]
guardami
affrontami

[strofa 3: giggo]
tu dove stavi quando il cuore era di ghiaccio
da ogni volta che quello specchio rifletta un altro sandro
dimmi chi sedeva qui al mio fianco se il fiato
era fiacco ed il fato era infausto, incauto ed esausto
io rincorrevo le mie stelle
con un peso che gravava su due spalle troppo strette
troppe ricette per lenire quelle fitte
troppe le scelte annegate in quelle pinte
troppe le cinghie che ho tirato in questi anni
come troppe bimbe ho ingannato coi miei sguardi
sarà per questo che mi scansi
[?] ti chiedo scusa e tu risponderai che è troppo tardi
quanti rimpianti porto dentro ancora non lo so
collezionando troppi se, ma, però
ora spero questo autunno p-ssi e spero che i miei p-ssi
si facciano sicuri da qui in avanti

[ritornello]
guardami
non voltarti indietro quindi affrontami
come vento fra i miei rami questo autunno
dammi un’occasione (autunno), resta un po’ con me
guardami
affrontami (come vento fra i miei rami)
guardami (dammi un’occasione)
affrontami (resta un po’ con me)
con me
con me

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