giorno 25 - ghetto blatta lyrics
[dr. diè]
dai tranquilla amò…
erano solo elicotteri militari, non lo so…aerei boh
vabbè, buongiorno tesò, facciamo colazione?
colazione fuori in 4 mura come i carcerati
trucchi e fondotinta terminati
indossi gli stessi vestiti ormai scontati
oggi sulle mani niente smalti colorati
doppie punte e i capelli argentati
niente orecchini, braccialetti ed orari
collane e tacchi quasi dimenticati
con quei piccoli capricci troppo smielati
niente shopping con le amiche
zero foto pubbliche per farle ingelosire
basta con i selfie commenti e critiche
25 giorni in quarantena beh, si fanno sentire
stanca di dormire e non poter uscire
pensi a quante cose futili ti servissero
per sentire quanto già sei preziosa
e di quanto siano inutili tutte quelle cose rosa
[djambo]
yo! si! eh!
mi sveglio già stanco
fatto alla buon ora perchè sono affranto
parto verso l’orbita
impatto con l’atmosfera rischiando lo schianto
torno prima di sera
infrango la plafoniera del bagno
perchè lascio la luce accesa
la situazione si fa tesa
la mia coscienza è appesa
su fili indefinibili in contesa
da ‘sta realtà che pesa e molte volte viene fraintesa. (ah)
avvelenato dal guadagno
sennò io che me magno?!
esiste o me lo sto immaginando?
cerca di resistere a patto del chissene
non sento le crisi persistere
se le prendo col guanto
d’altro canto non canto: rappo
stappo lo chardonnay
sto chiuso come un tappo, te
sicuro stai come me
[vixi vox]
e se non stai come lui
forse è perchè sei un pollo
tratto da una storia tristemente vera
ok, sì
sei solo un pollo che corre tutto il giorno
sudi e forgi muscoli, la causa è molto valida
quel tapis roulant è chiave di un sapore
che raggiungi faticando, spurgando molto sudore
non ti preoccupare, giuro:
ti farò il sugo più ricco
per valorizzare il culo che ti fai!
macinato diverrai, solido e compatto
ma adesso corri che la meta ancora dista
ed il tuo culo è chiatto!
anthony ti allena di buona lena
pranzo o cena non fa differenza
prega che ‘sta sera
venga un giovane che aspetta
la vaschetta di polpette piena
gusterò la tua fatica con fame sincera
tu non hai centrali nucleari come le galline
ma ce la farai ad essere speciale, inimitabile
la polpetta che salva
la fame chimica più incontrollabile
adesso vai, corri
non ti curar di loro
vai sempre avanti, per la tua strada
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