caverna - garfo lyrics
[testo di “caverna”]
[intro]
(uh*ah)
(uh*ah)
(uh*ah, uh*ah)
(uh*ah)
(uh*ah)
yeah (uh*ah)
[strofa]
inizia tutto a cinque anni, un giorno come un altro (uh*ah)
i miei volevano iniziassi a fare sport, ah (uh*ah, uh*ah)
ma non mi piace il calcio, noto sono scarso (uh*ah)
a tutte le proposte che mi fanno dico: “no”, ah (uh*ah)
un po’ di tempo passa (uh*ah), mia madre scazza (uh*ah)
papà dice: “eh, ma perché non provi a fare danza?” (uh*ah, uh*ah)
“ma danza intendi classica? aspetta che ci penso un po'” (uh*ah)
l’idea mi piace e dico a papà che ci sto (uh*ah, uh*ah)
ma da ‘sta scuola privata l’interno sembra bello
dopo le prime lezioni imparo tutto sempre meglio
la danza mi piace, sì, mi fa sentire libero
saltare così in alto mi rallegra lo spirito
la maestra fa presentе che forse ultimamentе
non sono stato attento con la dieta, per niente
che due, tre chili in più si diventa quattro o cinque
poi devo andare dietro, non a gli altri, alle quinte
non mi sentivo accettato, non era più uno svago
dicevo: “col talento ci si nasce, tu non ci sei nato”
“non sei portato” (ahahah)
“non puoi ballare con noi, non sei abbastanza bravo”
voglio cambiare tutto che dentro questo gruppo (uh*ah)
usano il mio nome contro gli altri per insulto (uh*ah, uh*ah)
quindi dico a mamma: “voglio ballare, ma non con loro” (uh*ah)
mamma dice: “okay, troviamo un altro modo” (uh*ah)
ho dieci anni (uh*ah), faccio selezioni, accademia e n*z*onale (uh*ah)
trecento contendenti, quindici possono entrare (uh*ah, uh*ah)
la concorrenza è alta, qua sono già professionisti (uh*ah)
non so se ce la posso fare contro tutti questi (uh*ah, uh*ah)
hanno il collo del piede, anche la gamba sciabola (uh*ah)
mi sento come se non fossi invitato a tavola (uh*ah)
hanno pure il grandeur, tutto cose che non ho
però io quando danzo ho quel senso del flow (uh*ah, uh*ah)
faccio il provino, non so come sia andata
i risultati si sapranno in settimana
arrivo all’accademia e leggo e quasi non ci credo
so’ arrivato quindicesimo, mi han preso per un pelo
sono un po’ sovrappeso, con gli altri non competo
al confronto tecnicamente non li vedo
ma per me la danza è arte e la amo come tale
capisco che è il momento e mi inizio a dar da fare
ma a scuola ero comunque lo sfigato e un po’ bullizzato
poi nonna ci ha lasciato, era come una mamma per me
ci è sempre stata per me
e adesso se n’è andata e non capisco (uh*ah)
mi presento al provino dell’opera
mamma mi chiama (uh*ah): “ehi lorenzo, ti hanno preso”, mado’, che roba (uh*ah, uh*ah)
era il riconoscimento che avevo aspettato per tutto ‘sto tempo (uh*ah)
era tutto perfetto (uh*ah, uh*ah)
dopo i primi mesi capisco che i miei compagni
non sono veri compagni, ma nemici (uh*ah, uh*ah)
sono sempre seri, sorridono per circostanza (uh*ah)
e quando ballano non sono poi così felici (uh*ah)
ti offron da mangiare (uh*ah), no, perché sono gentili (uh*ah)
ma per farti ingrassare, questi mi vogliono fuori (uh*ah, uh*ah)
io qui non ci so stare
questa, cazzo, non è arte, è una gara (uh*ah)
e non voglio farne parte (uh*ah)
io non posso star là dentro con quella gente di merda (uh*ah)
io non c’entro, a chinare la testa davanti al maestro e fare il soldatino (uh*ah)
e, cazzo, fare quello che vogliono loro mi da fastidio (uh*ah)
forse devo dare l’addio (uh*ah)
ricordo, una volta ho tagliato i capelli
di un paio di centimetri, così erano più belli
ma arrivato all’opera il maestro mi vede e mi dice:
“se lo rifai non ti far più vedere” (uh)
a me piace essere libero, distruggere gli schemi (uh) (uh*ah)
e danzare non è fare il militare, ma raggiungere gli dei (uh*ah)
quindi non mi importa, vado per la mia di strada
chiusa una porta, poi, se ne apre un’altra
avevo un amico sfigato, l’unico che mi capisce
per chi come me in mezzo a tutte ‘ste bisce (uh)
siamo sempre insieme
dopo la fine della corsa ora andava tutto bene (uh)
inizio a scrivere la musica, un’altra passione
voglio fare il regista, solo sceneggiatore
faccio le prime prove, prendo un beat e scrivo cose
non ha molto senso, ma figa la sensazione
faccio sempre visual, così non penso alla canzone
immagino il video prima di ogni realizzazione
scrivo le inquadrature, tutto lo script da fare
chiamo un videomaker che mi può aiutare
ecco i primi pezzi, prendo confidenza con i mezzi
inizio a pubblicare, dopo i primi tre esce “rime in are”
non è andata così male
fa trecento k in due fottute settimane, rime in are
la gente si avvicina, tutti vogliono una fetta
ma a me non mi importa se il mio migliore amico è qua
lo porto nel backstage, lo porto ad ogni festa
gli voglio così bene che il resto non mi interessa
era un giorno come un altro
drin*drin, mi ha chiamato
onde evitare problemi legali per brevità ci riferiremo a [?] come “tonno”
mi vuole fare un contratto
vuole che vengo a milano, io, sì, sì, dico: “sì, sì”
dico: “signorsì signore”
vado da “tonno”, che cazzo di hit
faccio rap da manco un anno, guarda, sono già qui
sono pr*nto per la firma, quaranta k solo me
[?] solo lui è pr*nto a sganciare tutto il cash
esco coi ragazzi e primo pezzo in major
dico a tutti: “grazie” perché non ci credo
ma i ragazzi non fanno numeri anche se fa i numeri
ma qua non vali niente se poi gli altri non li superi
non sono soddisfatti, smettono di supportarmi
inizia lentamente a mollarmi
ero un burattino, ma solo ragazzino
avevo quindic’anni e non capivo (uh*ah)
mi iniziano a proporre cose da coglione
tipo fare feat con quello scemo là che fa (cagare)
ricordo il tormentone
ho detto: “no”, ma mi sentivo in colpa, eccome (uh)
poi mi propongono il collegio e qui mi sono arreso (uh)
ci sono anche andato, per fortuna non mi han preso (uh)
volevo fare musica, mi fa sentire libero
non voglio andare in tv e mettermi in ridicolo
non so più che fare con te
non hai voluto far karate, neanche il reality show
davvero, che devo fare con te?
tu sei solo un ragazzino, io decido
tu stai zitto, non puoi dire di no (ahahah)
a milano sei lì per fare soldi (uh*ah)
sei una piccola azienda, non ci sono veri amici, solo business di merda (uh*ah)
ti stanno vicini solo se stai creando hype (uh*ah)
e quando non ce l’hai è chiusa la faccenda (uh*ah, uh*ah)
il mio migliore amico che era sempre con me (uh*ah)
guardava male, non mi chiama, non mi vuole (uh*ah)
io che stavo depresso chiuso in casa per mesi (uh*ah)
addosso sentivo un peso, no, non stavo più in piedi (uh*ah)
pr*pr*provo a rimettermi in sesto
dopo il liceo mi trasferisco a firenze
sono solo, non droppare mi fa sentire così vuoto
studio un modo e sono pr*nto per qualcosa di nuovo
incontro milo, sento che è quello giusto
dopo poco facciamo lavori ufficiali per [juice wrld?]
chi l’avrebbe detto che arrivassimo a questo punto?
nessuno, appunto
vogliamo fare arte, l’unica cosa che ci fa vivere
fuori dal mercato che non lascia esprimere
i soldi sono un mezzo per creare senza limite
non l’obbiettivo, così uccidi l’arte, quello è crimine
lasceremo un segno
la strada sarà lunga e ‘sti cazzi prevalere in questa giungla
[?] nasce vita e adesso che è finita
questo è il primo disco, è solo l’inizio (uh*ah)
[outro]
(ah, ah, ah)
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