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smog, linea due - garelli lyrics

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[testo di “smog, linea due”]

[intro]
oh my god, garelli
eheheheheh

[strofa 1]
è milano da rozzano a maciachini
riga dritto, sei pastura per i pesci dei navigli (bro, bro)
fidarsi è bene, forse è meglio non ti fidi
io le fotto e le rifotto e me ne fotto come hakimi (brr)
le ho date e prese queste botte
ho dato il seme a ‘ste regine come dentro il poker (uh)
io faccio storie, no le storie da tiktoker
questa scena io la spello come fosse una pickpocket (pickpocket)
riempiti le tasche, il wallet, le carte, ma tieniti il contante (frr)
tieniti l’amore, non so cosa farne
milano è la città dove due gambe apr*no due gambe (brr)
in studio ho tutto quello che mi serve
trasformo in cicatrici le ferite sulla pelle (eh)
piedi per terra, dalla gente per la gente
e, se faccio pieno il forum, io ci vado con la verde (uh)

[ritornello]
nato a milano, sono il figlio dello smog
le radici nell’asfalto come sopra ad un metrò (brr*ah)
ho svuotato i sogni dal cassetto e c’ho messo una glock
e, se gli incubi m’entrano in casa, io gli sparerò
e “ram*pam*pam”
sono stato benedetto dalla musica come [?]
ma “ram*pam*pam”
mentre il mondo crolla come fossi nella scena del pianista (brr)
[strofa 2]
sono figlio dei novanta
nato qui a lambrate come fossi vallanzasca (blo, blo, blo, blo)
ride in circonvalla, l’unica certezza qua a milano è la 90 (uh)
belli i tempi in cui ho seguito il cuore come ray liotta
prima di macchiarmi come fossi una fedina sporca
sedic’anni i primi baci, come pipparsi una botta:
prima ti piace di brutto, ma lascia l’amaro in bocca
ma nelle cuffie avevo fablo, riparti da zero, fallo
quella merda non sai quanto ha stimolato (seh)
da un pc mezzo scassato, ‘sto macigno era incastrato
nelle scarpe lo sentivo camminando (fanculo)
mi sono fatto da solo, senza fortuna né palle del toro
milano presa, ludovico il moro (brr)
ci eravam promessi il mondo
ora ho appeso un disco d’oro per coprire la tua foto

[ritornello]
nato a milano, sono il figlio dello smog
le radici nell’asfalto come sopra d’un metrò (brr*ah)
ho svuotato i sogni dal cassetto e c’ho messo una glock
e, se gli incubi m’entrano in casa, io gli sparerò
e “ram*pam*pam”
sono stato benedetto dalla musica come [?]
ma “ram*pam*pam”
mentre il mondo crolla come fossi nella scena del pianista (brr)
[outro]
e “ram*pam*pam”
e “ram*pam*pam”

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