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tetraktys - fu kyodo & gian flores lyrics

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[testo di “tetraktys” ft. carlo corallo & laura tibaldi]

[intro: fu kyodo]
un teorema scolpito nella memoria
il nostro silenzio ha fatto la storia
la voce di apollo tuona nell’agorà
l’uomo venuto dal mare

[strofa 1: carlo corallo]
il mio flow è pitagorico come archimede
folle del suo amore forte per le formule aritmetiche
ti credi diverso ma qua è lo stesso, sui social network
fai la gara al più bello, è un uso bellico dello specchio
navi escono dal fumo, non fumetto e diventano
ruderi di legno tipo pertiche inutili
la perdita di chi ora prega senza dei numi
la vittoria di chi credе nella scienza dei numеri
gli stupidi non han scrupoli in virata
ma gli studi di pitagora hanno spunti come scudi di pirata
se l’anima fa la strada sui suoi passi
occorre essere petacchi nei tacchi, nei tratti tetraktys
trattami come il figlio di samo col piglio di [?]
che si esterna nella stella in ogni stretta di mano
perché siete adepti come adelphi, addetti ad andare a delfi
invocando “o corallo” anagrammato “l’oracolo”
[pre*ritornello: fu kyodo]
un teorema scolpito nella memoria
il nostro silenzio ha fatto la storia
la voce di apollo tuona nell’agorà
l’uomo venuto dal mare: pitagora

[ritornello: laura tibaldi, fu kyodo, laura tibaldi & fu kyodo]
un teorema scolpito nella memoria
il nostro silenzio ha fatto la storia
la voce di apollo tuona nell’agorà
l’uomo venuto dal mare: pitagora
il tempio non è della vanagloria
il nostro silenzio ha fatto la storia
la voce di apollo tuona nell’agorà
l’uomo venuto dal mare: pitagora

[strofa 2: fu kyodo]
negli [?] immensi, fra i profumi di mirra e le sfumature d’incensi
vidi statue viventi, colsi l’emblema del duat nelle sale di amenti
le sinfonie delle sfere dipingon firmamenti
io sulle rive del nilo, supino
contemplo le geometrie del destino
so che ogni scheletro torna bambino
la vita segue la morte come la notte rincorre il mattino
il richiamo dei sensi è il canto delle sirene
dominerò gli elementi se sarò stella scolpita nel seme
corri eurimene ma evita il podio
il bagno di folla muterà in odio la fama
è puerile e triste trofeo, piuttosto anela al sublime
di auree reminiscenze d’orfeo
noi ci esprimiamo ed enigmi, scala la torre d’avorio
rendi omaggio a morfeo vegliando innanzi alla porta di corno
sulle rive di creta il lampo colpì la pietra
sicché fui purificato dai dattili [?]
[?] di euforbo in cui conservo il ricordo
dal mare salutai samo: non vide mai il mio ritorno
[pre*ritornello: fu kyodo]
un teorema scolpito nella memoria
il nostro silenzio ha fatto la storia
la voce di apollo tuona nell’agorà
l’uomo venuto dal mare: pitagora

[ritornello: laura tibaldi, fu kyodo, laura tibaldi & fu kyodo]
un teorema scolpito nella memoria
il nostro silenzio ha fatto la storia
la voce di apollo tuona nell’agorà
l’uomo venuto dal mare: pitagora
il tempio non è della vanagloria
il nostro silenzio ha fatto la storia
la voce di apollo tuona nell’agorà
l’uomo venuto dal mare: pitagora

[strofa 3: fu kyodo]
il numero è noumeno, nume ordinatore
sacro principio comune, divin denominatore
fra l’ade [?] eroi, gli umani, gli astri, gli astri
espresso nel segno, noi siamo uno nel dieci, tetraktys
il numero è noumeno, nume multiplo d’unico lume
celeste giubilo d’anime e d’astri, d’astri
ciò che è espresso nel segno risveglia il senso d’ognuno
rimembra l’uno nel dieci, tetraktys

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