il cuore e la fame - egreen lyrics
[intro]
dicon che c’è gente destinata a vincere da quando nasce
gli schiavi possono mettere al mondo solo schiavi
io vivo con l’inferno in testa e dormo senza pace
ti -ssicuro che non mi diverto a dir: “non siamo uguali”
[strofa 1]
le tue barre hanno problemi cardiovascolari
la superbia ruba l’anima agli artisti e li tramuta in schiavi
voi non fate i vaghi, non parlo della solita stronzata tipo
vendi il disco a mano, sta sugli scaffali
qui tutto il concetto di far musica trascende
perché è tardi e sono stanco di giustificarmi sempre
perché soffro e non lascio manco una briciola a ‘ste merde
perché è tempo che quello che ho dentro arriva a questa gente
chi non ha cuore non muore d’infarto
scrivo per morire domani sereno con mia moglie in sala parto
col mio fuoco negli occhi di nuova vita
il mio orgoglio, il mio sangue, la p-ssione, guernica
nicholas de amicis, con le mie cicatrici
tutti i miei perduti amici e soprattutto i sacrifici
con quello che, fratello, pure tu hai perso da tempo
non competo in nessun modo con nessuno, non vi sento
c’è gente destinata a vincere da quando nasce
gli schiavi possono mettere al mondo solo schiavi
io vivo con l’inferno in testa e dormo senza pace
ti -ssicuro che non mi diverto a dir: “non siamo uguali”
vuoi sapere che ho pensato quando ero giù in b-sso?
frega un cazzo di chi siete, con ‘sta penna vi sc-sso
per ogni volta che ho detto: “adesso v’ammazzo”
per ogni stronzo che m’ha preso per pazzo
poi mi son toccato il cuore
in pancia aumentava il bruciore
in testa il loop, il beat perfetto ruota per ventiquattro ore
tutto quel che mi è rimasto lo metto sul piatto
questa merda e la mia vita abbiamo stretto un patto
il mio cuore e la mia fame, il mio quaderno, la mia penna
il fratello, l’infame, i miei giorni di merda
mia madre, il mio sangue e la mia faccia per terra
le mie lacrime, il talento, la mia anima in guerra
[strofa 2]
dicono che il dolce non è dolce in fondo se non hai strisciato
per davvero e il tuo palato non è abituato al salato
io è da quando ho sedici anni che non ce la faccio più
e la marmellata d’oggi mi sa ancora di ragù
fatti qualche anno a mangiare in bianco
a dormire in una cazzo di topaia con gli scaraf-ggi a fianco
a uscir di casa al buio e ritornare che è più buio
dio benedica valeria per essermi stata accanto
oggi io non spreco manco mezza chance, soldato
perché questi cani infami mi vorrebbero paralizzato
e se domani svolto con un gol di tacco
quale aragosta? voglio spaghi al pomodoro da trecento al piatto
per me non è mai stata cosa autocommiserar lo strazio
ma ‘sti mcs non sanno che vuol dire avere un cazzo
fuori dalla lega di ‘sti brillanti perdenti
vengo a prender quel che è mio con le unghie e con i denti!
c’è gente destinata a vincere da quando nasce
gli schiavi possono mettere al mondo solo schiavi
io vivo con l’inferno in testa e dormo senza pace
ti -ssicuro che non mi diverto a dir: “non siamo uguali”
vuoi sapere che ho pensato quando ero giù in b-sso?
frega un cazzo di chi siete, con ‘sta penna vi sc-sso
per ogni volta che ho detto: “adesso v’ammazzo”
per ogni stronzo che m’ha preso per pazzo
poi mi son toccato il cuore
in pancia aumentava il bruciore
in testa il loop, il beat perfetto ruota per ventiquattro ore
tutto quel che mi è rimasto lo metto sul piatto
questa merda e la mia vita abbiamo stretto un patto
il mio cuore e la mia fame, il mio quaderno, la mia penna
il fratello, l’infame, i miei giorni di merda
mia madre, il mio sangue e la mia faccia per terra
le mie lacrime, il talento, la mia anima in guerra
il mio cuore e la mia fame, il mio quaderno, la mia penna
il fratello, l’infame, i miei giorni di merda
mia madre, il mio sangue e la mia faccia per terra
le mie lacrime, il talento, la mia anima in guerra
vuoi sapere che ho pensato quando ero giù in b-sso?
frega un cazzo di chi siete, con ‘sta penna vi sc-sso
per ogni volta che ho detto: “adesso v’ammazzo
per ogni stronzo che m’ha preso per pazzo
poi mi son toccato il cuore
in pancia aumentava il bruciore
in testa il loop, il beat perfetto ruota per ventiquattro ore
tutto quel che mi è rimasto lo metto sul piatto
questa merda e la mia vita abbiamo stretto un patto
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