il treno - dr.drer & crc posse lyrics
[strofa 1]
sulla nave in quella baia siam saliti in centinaia
la destin-z-one italia, tra il lazio e la campania
lavoriamo all’aria aperta oppure in galleria
adesso il progresso si chiama ferrovia
nel nostro cantiere siamo sindacalizzati
da anni e anni di miniere e non accettiamo ricatti
per pagare il pizzo alla camorra di laggiù
1911: questo è il profondo sud
mentre a formia c’è già la lega degli operai
a itri forse si fa, qui non c’è stata mai
questo è un paese che non sa cos’è una sollevazione
legato sempre a un vecchio retaggio feudale
mercoledì sera, oggi è giorno di paga
fuori dal bar per la strada l’invito, no, non si nega
p-ssa un tipo con un carro e sulla gente sbanda
parte subito la rissa e arrivano i caramba
è una provocazione, ci son arresti e tensione
andiamo in delegazione dal prefetto a far pressione
perché in prigione son finiti solamente sardi
mentre al caffè centrale stanno acc-mulando armi
[skit 1]
quando p-ssi in treno sulla linea ferroviaria
che va da roma fino al sud italia
ricorda i giorni del m-ssacro
ricorda la caccia al sardo
[strofa 2]
il sindaco fa chiudere tutti i posti di ritrovo
nella piazza princ-p-le: un solco, noi e loro
quando melis di cabras gli urla “siete dei codardi!”
parte un colpo di fucile: è caccia ai sardi
con pistole, con accette, con pugnali e baionette
-ssediati nelle case e nelle stradine strette
e il sindaco distribuisce armi a sua volta
e fa suonare le campane per chiamare a raccolta
chi ci spara alle spalle
chi a un fianco ci accoltella
e c’è chi viene linciato dalla folla inferocita
aizzata dagli sgherri e dalle guardie dei magnati
un altro sardo muore a terra con la testa frac-ssata
mentre siamo disarmati e non possiamo fare niente
niente
niente
morti in continente, colpevoli di nulla
non torneranno a casa… colpevoli di cosa?
mentre non si conta neanche un ferito tra i locali
“gravi scontri tra operai” leggi scritto sui giornali
e il prefetto di caserta ci fa rimpatriare tutti
siam feriti siam privati del lavoro e umiliati
e due morti forse li hanno seppelliti di nascosto
è una strage ma i mandanti tutti quanti al loro posto
[skit 2]
il razzismo sulla propria pelle
l’accusa di rubare il lavoro alla gente
cercavano futuro hanno trovato guerra
per non aver obbedito alla camorra
[strofa 3]
se la storia si nasconde allora non si impara niente
dopo un secolo ritorna come un treno nel presente
rosarno, sud europa, due zero uno zero
ancora caccia all’emigrante, caccia allo straniero
nella terra della ‘ndrangheta la schiavitù c’è ancora
lavorando, raccogliendo agrumi a due euro l’ora
vivendo all’addiaccio dentro case diroccate
sotto la minaccia delle mafie organizzate
un giorno alla fermata quattro spari all’improvviso
quattro colpi di pistola a un ivoriano e a un marocchino
allora parte la rivolta degli schiavi della piana
ricorda un’altra volta quella linea ferroviaria
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