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mettiti comodo - dj myke aka micionero x john princekin lyrics

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[strofa 1]
sai la prima volta a scuola
i pantaloni della tuta
i suoi occhi quasi viola
come un colpo sulla nuca
i voti che portavi a casa
le firme falsificate
il termometro sul termo e
le mattinate regalate
l’alettone sulla bici
il primo vento sullo scooter
poi la macchina di amici
i mega b-ssi del subwoofer
le bevute nei locali
seduti in strada lì nel ciglio
vuoi saperlo davvero, figlio
quanto è fonda la tana del bianconiglio?

[ritornello]
c’era una volta e ora non c’è
sopra i binari si corre veloce nell’autodafè
mett-ti comodo, mett-ti comodo
lascialo andare ‘sto treno che corre, tu mett-ti comodo
c’era una volta e ora non c’è
sopra i binari si corre veloce nell’autodafè
mett-ti comodo, mett-ti comodo
lascialo andare ‘sto treno che corre, tu mett-ti comodo

[bridge]
“tic-tac”, il tempo p-ssa per tutti e fa
“tic-tac” sui nostri corpi distrutti
ora chiudi gli occhi sopra questo vagone
dormi amore, è ancora lontano il sole

[strofa 2]
i mille caffè della macchinetta
l’università deprime
mentre chiudi una sigaretta
tu le parli e lei sorride
toccherete il cielo
non vi servirà parlare
dentro il vostro appartamento
in due, il divano un’astronave
il profumo di tuo figlio
le notti in cui non puoi dormire
neanche il tempo di uno sbadiglio
già lo vedi scomparire
tua madre fatica a parlare
dal letto di un ospedale
vuoi saperlo davvero, figlio
quanto è fonda la tana del bianconiglio?

[ritornello]
c’era una volta e ora non c’è
sopra i binari si corre veloce nell’autodafè
mett-ti comodo, mett-ti comodo
lascialo andare ‘sto treno che corre, tu mett-ti comodo
c’era una volta e ora non c’è
sopra i binari si corre veloce nell’autodafè
mett-ti comodo, mett-ti comodo
lascialo andare ‘sto treno che corre, tu mett-ti comodo

[bridge]
“tic-tac”, il tempo p-ssa per tutti e fa
“tic-tac” sui nostri corpi distrutti
ora chiudi gli occhi sopra questo vagone
dormi amore, vedessi quanto è grande il sole

[strofa 3]
il sole sulla pelle
e un altro giorno si conclude
si alza il coro delle stelle
curva un’ombra sulle rughe
dopo i grandi sacrifici
per uno straccio di pensione
godo lunghi pomeriggi
e una part-ta di pallone
ogni problema che ho vissuto
ogni timore che ho provato
dopo averlo conosciuto
e’ una risata nel p-ssato
ora chiudo gli occhi piano
ti prego, tienimi la mano
vorrei saperlo davvero, figlio
quanto è fonda la tana del bianconiglio?

[ritornello]
c’era una volta e ora non c’è
sopra i binari si corre veloce nell’autodafè
mett-ti comodo, mett-ti comodo
lascialo andare ‘sto treno che corre, tu mett-ti comodo
c’era una volta e ora non c’è
sopra i binari si corre veloce nell’autodafè
mett-ti comodo, mett-ti comodo
lascialo andare ‘sto treno che corre, tu mett-ti comodo
c’era una volta e ora non c’è
sopra i binari si corre veloce nell’autodafè
mett-ti comodo, mett-ti comodo
lascialo andare ‘sto treno che corre, tu mett-ti comodo
c’era una volta e ora non c’è
sopra i binari si corre veloce nell’autodafè
mett-ti comodo, mett-ti comodo
lascialo andare ‘sto treno che corre, tu mett-ti comodo

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