la cosa più bella che ho visto - benna mc lyrics
la cosa più bella che ho visto è l’infinito
nel punto esatto in cui finisce
perché il coraggio è nella nostra natura
e se lo innaffi di paura, rifiorisce
la cosa più bella che ho visto è una caramella
trovata per caso il secondo giorno di dieta
due nani da giardino abbracciati sotto una stella
cometa, uniti dal soffio di una bufera
ho visto l’arte disegnata sui treni
che non portano mai da nessuna parte
a parte capire che siamo tutti passeggeri
del senso che scegliamo di prendere, come sartre
la cosa più bella che ho visto è la voglia di vederne di nuove
se calano le diottrie
poi, campionare il battito del cuore
ed usarlo per dare più groove alle batterie
abbiamo ali che non sappiamo di avere
a volare impari quando ti senti cadere
se il vento canta quando ammaini le vele
sei quanto vali o quanto pensi di valere?
la città sembra sciogliersi su di me mentre tutto tace
ed ho visto il vento fuggire via per lasciarmi in pace
ho passato la mano sul sole senza farmi male
ma la cosa più bella che ho visto
la cosa più bella che ho visto
la cosa più bella che ho visto è la tavola imbandita
dopo un “faccio qualcosa, ma di veloce”
il tutto in tempo per vedere la partita
e capire da un rumore, da quanto la pasta cuoce
eh si, di cose belle ne ho viste un casino
però bisogna farci caso
che io non voglio fare l’esperto, però ho capito
che a volte per sentire i profumi non basta il naso
la cosa più bella che ho visto è combattere con ostin*z*one
un nemico senza nome
e il sorriso che ti scappa nel momento in cui capisci
che una sconfitta ti ha reso migliore
e poi ho visto alcune delle cose più belle, pensa
quando avevo gli occhi chiusi
che i sensi vogliono avere la ricompensa
dei giorni d’oro in cui ci siamo illusi
la città sembra sciogliersi su di me mentre tutto tace
ed ho visto il vento fuggire via per lasciarmi in pace
ho passato la mano sul sole senza farmi male
ma la cosa più bella che ho visto
la cosa più bella che ho visto
abbiamo ali che non sappiamo di avere
a volare impari quando ti senti cadere
se il vento canta quando ammaini le vele
sei quanto vali o quanto pensi di valere?
l’amore è la somma di stivali di gomma di bambini
e fontane di pozzanghere
e con le gocce che cadono dai finestrini
ho scritto una ballata che fa piangere
vivo con le braccia aperte
ma sono un facile bersaglio, una burla
se chiudi bene le finestre
non avrai la curiosità del sole che disturba
la differenza fra guardare e vedere sembra non esserci
ma chiedi alla pupilla
la differenza fra vedere e guardare sembra non esserci
come fra stupore e meraviglia
la città sembra sciogliersi su di me mentre tutto tace
ed ho visto il vento fuggire via per lasciarmi in pace
ho passato la mano sul sole senza farmi male
ma la cosa più bella che ho visto
è la cosa più bella che ho visto
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