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abby story 2 - abby 6ix lyrics

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[testo di “abby story 2”]

[intro]
allora, boy?
allora, negro, tutto a posto?
soliti sbatti fra’. gira di qua, gira di là. sistemo quello, sistemo quell’altro. quando torno a casa, non ho un cazzo.
scialla, andrà meglio

[strofa 1]
mi ricordo, abitavo in un buco, fra’ (buco, fra’)
gli scaraf*ggi erano i nostri coinquilini (coinquilini)
ma’ era senza rughe, pa’ era senza chance
se non lavorare duro per sfamare i suoi bambini
prima di barona stavo su a lambrate
i nonni li vedevo solo quando arrivava l’estate
mia sorella era più una seconda madre
i miei a lavoro tutto il giorno e lei sapeva cosa fare
ho capito al volo che eravamo poveri
pa’ prometteva cose che non poteva permettersi
io volevo un mp3 per ascoltare pac e big
i piattini dirty south, il gangsta rap di game e fif
ma poi (ma poi) l’ho rubato a chi l’avrebbe ricomprato
me lo ricordo ancora, era verde cromato
mi fa bene ripensare al mio passato
le mie vecchie prof non mi davano un euro bucato
era il 2008 quando mio cugino è morto
non ne aveva neanche venti, il mio big bro diciotto
si son visti quella sera, ma poi è andato tutto storto
mi ricordo quei cortei, io li guardavo dal salotto (dal salotto)
la morte di abba mi ha segnato dentro
spesso io ci penso e mi fa senso
non aveva manco l’età che io ho adesso
cosa ne è rimasto? un ricordo impresso
è dura da accettare che non c’è più
una persona cara che volevi a fianco a te, ma
bisogna accettare ciò che la vita ci dà e
provare a cambiare tutto quello che non va più
son caduto spesso, ma sto ancora in piedi
sopra il beat ci scrivo con lacrime e sangue
brutti sentimenti, anche un gangster piange
due grammi dentro a un joint, ma non sto in pace
[interludio]
b*b*b*buckroll

[strofa 2]
è solo un’altra storia triste
il dolore qui tra i palazzi ci unisce
soldi dividono, un’amicizia finisce
solo per due gambe, due tette o due strisce
ho dovuto liberarmi di un paio di vipere
rischiavo con gente che non ama condividere
ho sempre pensato che un fratello sia per sempre
ma tu non lo sei mai stato con me evidentemente
mamma stava in ospedale, taza era ai domiciliari
io ero fisso sulle scale, non mi hanno ammesso agli esami
al primo arresto sapevo di aver perso
l’onestà per sempre, ma mamma non l’ha scoperto
rabbia e delusione, non so bene cosa provo, ah
senza un cambiamento dovrò tornare a lavoro, ah
cammino da solo, l’ho imparato da mio padre
mi ha insegnato molte cose senza mai dover parlargli
odiare è facile, amare qui costa troppo
cinque preghiere mi salvano dal malocchio (dal malocchio)
se dio è con me, non mi importa di chi mi è contro
quando la morte mi chiamerà, mi troverà pr*nto
la fame non ti fa pensare, ma ti farà agire
son cresciuto conoscendo solo lo sp*ccio e rapine
si aspettano resti calmo, ma so che potrei impazzire
vedo solo negri a terra, io non riesco più a dormire
ho preso gli esempi sbagliati perché i miei non l’ho mai visti
ma ho visto chi vendeva comprare dei bei vestiti
e non ho mai visto soldi leggendo fottuti libri
li rubavo per venderli al libraccio per quattro spicci
[interludio]
questo luogo comune che la barona è il, è il peggior quartiere di milano
cinquant’anni che sono qui, è uno schifo. per la gente che c’è, per la polizia, per tutto. io non è che voglio essere razzista, eh
c’è la delinquenza grossa, però nessuno fa danni a casa propria

[strofa 3]
ci sono altre vie, ma conosco solo quelle del quartiere
se fallisco con il rap, torno alle vecchie maniere
se non va col piano a, passerò al piano b
c, d, e, f, se serve, anche il g
bilancino acceso, ci facciamo matematica
il grano che entra non fa bene alla mia anima
ma fanculo la carità, in quartiere non si fa
classiche risposte di una mentalità tossica
prodotto del mio ambiente, soldi fatti col niente
mi ricordo di me e danny su quel booster a dicembre
buste dentro le mutande, direzione la germania
md se vuoi ballare, se vuoi stare sveglio baida
festa di diciotto ore, la music non la sentivo
cercavo un cliente a cui farla pagare il triplo
gli facevo il pacco e poi dopo sparivo
scrivo barre, le rivivo, yo
mamma dice: “chiama spesso, sono in pensiero per te”
io le rispondo: “tranquilla, ho l’attrezzo in caso che”
preferisco la galera, farmi ammazzare per strada
due lame nelle tasche per dei figli di puttana
dieci contro uno, volevano mio fratello
dio, perdona ciò che farò se li becco questo inverno
questa sh*t non è uno scherzo, basta un cl!ck e vai all’inferno, yo

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